I tre saltatori simboleggiano la competizione e le pari opportunità. L‘oro, l‘argento e il bronzo rappresentano i gradini del podio. Nonostante la stessa postura, dimostrano che il successo dipende anche dall‘attrezzatura, dalla forma fi sica del giorno e dalla forza mentale. Cosa fa la differenza?
Lo sport unisce ed è variegato. I colori riprendono i cinque anelli olimpici. Quattro discipline sportive rappresentano l‘Alto Adige e rendono omaggio agli atleti di punta. Il motivo ricorda la virtù, l‘eccellenza, il rispetto e l‘amicizia: i valori dei Giochi Olimpici.
Tre figure, tre culture: incarnano la provenienza, la natura e la diversità. Unite nel movimento, unite nella loro origine e nel multilinguismo. Sopra di loro ronzano api – simboli di laboriosità e coesione. La bandiera rappresenta un futuro sostenibile e condiviso.
Il tema centrale è la crisi climatica: i cannoni da neve celebrano in modo giocoso l‘inverno artificiale come simbolo del controllo umano. Una stretta di mano come immagine votiva rappresenta il potere, la speranza e il successo su uno sfondo rosso che sottolinea l‘urgenza.
Le lacrime sono uniche come i cristalli di neve e riflettono i nostri sentimenti. Alle Olimpiadi gioia, tristezza e rabbia si susseguono rapidamente. Nonostante le buone intenzioni, i Giochi invernali lasciano tracce nella natura e nella società. All’asta del vallone di Anterselva sventola una lacrima che non si asciugherà.
La bandiera mostra, come elemento centrale, un fuoco stilizzato: simbolo di energia, motivazione e dell’idea olimpica. Il fuoco ne costituisce la cornice e rappresenta la dedizione nello sport. I colori freddi rimandano all’inverno, alle tracce sulla neve e sul ghiaccio, al movimento, allo sforzo e alla presenza.
La bandiera porta il titolo PEACE, un segno di pace attraverso lo sport. Le 16 linee parallele simboleggiano le discipline olimpiche, il rispetto e l‘unità. Il bianco e il blu rappresentano la purezza, la speranza e l‘unione, così come per il luogo di nascita dei Giochi Olimpici.
Siete alla ricerca di una ricca esperienza culturale e turistica? Allora „Thema“ è proprio ciò che fa per voi! Si tratta di un progetto avviato in anni recenti per valorizzare le attrazioni naturali e storiche della Valle di Anterselva. Di particolare interesse sono i seguenti siti culturali:
Numerosi castelli e musei caratterizzano la Val Pusteria e le sue valli laterali come luoghi della storia. Permettono di dimenticare per un attimo il presente e di intraprendere un viaggio immaginario nel passato. In Valle Anterselva sono Castelvecchio a Rasun di Sotto e Castelnuovo a Rasun di Sopra a trasportarvi indietro nel tempo, grazie alla suggestiva atmosfera delle loro rovine.
Ma anche nei dintorni della nostra valle c’è molto da scoprire: a Brunico, centro culturale della Val Pusteria, potete visitare non solo il pittoresco centro storico, ma anche l'imponente Castello di Brunico, che ospita il museo MMM Ripa, dedicato alle popolazioni di montagna. Altri castelli che meritano senza dubbio una visita sono il Castello di Monguelfo, del XII secolo, all'ingresso della Val Casies, e Castel Tures, del XIII secolo, in Valle Aurina. Se siete interessati ai Musei della Val Pusteria, vi consigliamo fare una gita a Plan de Corones dove vi attendono il Museo della fotografia di montagna – LUMEN e il MMM Corones - il museo più alto dell'Alto Adige, che narra dell'alpinismo e della vita degli alpinisti. Infine, il Museo provinciale degli usi e costumi a Teodone offre un affascinante sguardo sulla vita quotidiana della popolazione rurale della nostra regione.