Attrazioni

nella Valle Anterselva e dintorni
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Rovina | © Manuel Kottersteger

Flags of Art

Il Südtiroler Künstlerbund (SKB) e l’ECK Museum of Art hanno invitato diversi artisti e artiste a progettare una bandiera che, in occasione dei Giochi Olimpici Invernali 2026, sventolerà all’ingresso della Valle Anterselva, un luogo strategicamente importante durante le competizioni in Alto Adige.
Titolo: United in Motions

WIL-MA KAMMERER

La bandiera argentata rappresenta l‘umanità, la solidarietà e la neutralità. Simboleggia la forza silenziosa, l‘equità e la dignità. L‘argento dimostra che il secondo posto è prezioso e onesto, un segno di comunità e rispetto.

Esposto: Hotel Vierbrunnenhof

URBAN GRÜNFELDER

I tre saltatori simboleggiano la competizione e le pari opportunità. L‘oro, l‘argento e il bronzo rappresentano i gradini del podio. Nonostante la stessa postura, dimostrano che il successo dipende anche dall‘attrezzatura, dalla forma fi sica del giorno e dalla forza mentale. Cosa fa la differenza?

Esposto: Negozio Egger

SOPHIE LAZARI

Lo sport unisce ed è variegato. I colori riprendono i cinque anelli olimpici. Quattro discipline sportive rappresentano l‘Alto Adige e rendono omaggio agli atleti di punta. Il motivo ricorda la virtù, l‘eccellenza, il rispetto e l‘amicizia: i valori dei Giochi Olimpici.

Esposto: Falegnameria Mair Lorenz

OLIVER KOFLER

Il ghiaccio e il vento creano motivi effimeri, ricordandoci quanto sia prezioso ogni momento. Per gli atleti questi momenti sono particolarmente importanti. La sostenibilità alle Olimpiadi protegge il nostro ambiente e garantisce il futuro.

Esposto: Hotel Vierbrunnenhof

NATAN MUTSCHLECHNER

Tre figure, tre culture: incarnano la provenienza, la natura e la diversità. Unite nel movimento, unite nella loro origine e nel multilinguismo. Sopra di loro ronzano api – simboli di laboriosità e coesione. La bandiera rappresenta un futuro sostenibile e condiviso.

Esposto: Santeshotel Wegerhof

Micol Roubini

Il tema centrale è la crisi climatica: i cannoni da neve celebrano in modo giocoso l‘inverno artificiale come simbolo del controllo umano. Una stretta di mano come immagine votiva rappresenta il potere, la speranza e il successo su uno sfondo rosso che sottolinea l‘urgenza.

Titolo: Tears of sadness
Esposto: Hotel Antholzerhof

RAPHAELA AURELIA SAUER und MICHAEL MERANER

Le lacrime sono uniche come i cristalli di neve e riflettono i nostri sentimenti. Alle Olimpiadi gioia, tristezza e rabbia si susseguono rapidamente. Nonostante le buone intenzioni, i Giochi invernali lasciano tracce nella natura e nella società. All’asta del vallone di Anterselva sventola una lacrima che non si asciugherà.

Esposto: Albergo Lechner

LEONORA PRUGGER

La bandiera mostra, come elemento centrale, un fuoco stilizzato: simbolo di energia, motivazione e dell’idea olimpica. Il fuoco ne costituisce la cornice e rappresenta la dedizione nello sport. I colori freddi rimandano all’inverno, alle tracce sulla neve e sul ghiaccio, al movimento, allo sforzo e alla presenza.

Titolo: Polychrome Champions A
Esposto: Macelleria Steiner

KIRA KESSLER

Polychrome Champions A è sinonimo di diversità, inclusione e scambio reciproco. La bandiera unisce sport, arte e società e invita al dialogo sui valori comuni in occasione dei Giochi Olimpici Invernali.

Titolo: Formenfroh
Esposto: Macelleria Steiner

KAROLINA GACKE

Su uno sfondo arancione, forme semplici e colorate combinano simboli che rappresentano la natura, l‘amore, l‘amicizia, il rispetto, l‘armonia, la gioia e la pace, facilmente comprensibili per persone di ogni età e cultura.

Titolo: Ziele
Esposto: Ufficio Turistico Anterselva di Mezzo

ISABELL PITSCHEIDER

La mancanza di neve minaccia gli sport invernali e grava sull‘ambiente. La protezione del clima richiede ora un‘azione concentrata e risoluta per raggiungere gli obiettivi climatici.

Titel: Black Flag

HANNES EGGER

La bandiera nera simboleggia il lutto e l‘anarchia. È un simbolo contro l‘autorità e il patriottismo cieco, un segno contro l‘atto stesso di issare la bandiera. Tra le bandiere onnipresenti, è proprio il vuoto a trovare la voce più potente.

Titolo: PEACE
Esposto: Comune Rasun Anterselva

FRANZ IRSARA

La bandiera porta il titolo PEACE, un segno di pace attraverso lo sport. Le 16 linee parallele simboleggiano le discipline olimpiche, il rispetto e l‘unità. Il bianco e il blu rappresentano la purezza, la speranza e l‘unione, così come per il luogo di nascita dei Giochi Olimpici.

Titolo: Giochi del Vento
Esposto: Hotel Autentis

DAMIAN PIAZZA

Una bandiera che sventola come simbolo di movimento, ricordo e vulnerabilità. Linee fragili raccontano storie silenziose – di ciò che è visibile e invisibile nello sport e nella vita.

Titolo: Unitas
Esposto: Ufficio Turistico Rasun di Sotto

ALEXA BALDESSARI

Due braccia nei colori olimpici simboleggiano la coesione e la diversità. Rappresentano la forza che nasce dai valori comuni e ricordano che attraverso l‘unità e il rispetto possiamo raggiungere grandi risultati.

Un tour esplorativo nella Valle di Anterselva
“Thema”!

Siete alla ricerca di una ricca esperienza culturale e turistica? Allora „Thema“ è proprio ciò che fa per voi! Si tratta di un progetto avviato in anni recenti per valorizzare le attrazioni naturali e storiche della Valle di Anterselva. Di particolare interesse sono i seguenti siti culturali:

 

  • Il ponte storico di Rasun, costruito nel 1847, che si trova nei pressi del sito archeologico "Windschnur" (un’importante necropoli risalente al 500-800 a.C.) e documenta tre epoche di storia della costruzione di strade e ponti in Val Pusteria.
  • Le rovine di Castelvecchio Rasun, risalenti al XIII secolo. Poiché il castello era caduto in rovina già nel corso del XVII secolo, ad oggi sono rimasti ancora visibili resti del mastio, del muro circolare e del cortile del castello. Le sue rovine, situate sul versante orientale di Rasun di Sotto, meritano senz'altro una visita. Con la loro suggestiva atmosfera fanno rivivere la storia di un lontano passato.
  • Le rovine di Castelnuovo Rasun, costruito dai "Signori di Rasun" intorno al 1200. A causa dei continui cambi di proprietà, anch'esso cadde in rovina verso la fine del XVII secolo. Parti del mastio, del muro di cinta, del cortile del castello e della porta principale si sono conservate fino ad oggi ed invitano i visitatori a tornare indietro nel tempo, perdendosi tra i resti di antiche mura.
sito web
© Marco Zanta
Immergersi nella storia: castelli e musei

Numerosi castelli e musei caratterizzano la Val Pusteria e le sue valli laterali come luoghi della storia. Permettono di dimenticare per un attimo il presente e di intraprendere un viaggio immaginario nel passato. In Valle Anterselva sono Castelvecchio a Rasun di Sotto e Castelnuovo a Rasun di Sopra a trasportarvi indietro nel tempo, grazie alla suggestiva atmosfera delle loro rovine.
 

Ma anche nei dintorni della nostra valle c’è molto da scoprire: a Brunico, centro culturale della Val Pusteria, potete visitare non solo il pittoresco centro storico, ma anche l'imponente Castello di Brunico, che ospita il museo MMM Ripa, dedicato alle popolazioni di montagna. Altri castelli che meritano senza dubbio una visita sono il Castello di Monguelfo, del XII secolo, all'ingresso della Val Casies, e Castel Tures, del XIII secolo, in Valle Aurina. Se siete interessati ai Musei della Val Pusteria, vi consigliamo fare una gita a Plan de Corones dove vi attendono il Museo della fotografia di montagna – LUMEN e il MMM Corones - il museo più alto dell'Alto Adige, che narra dell'alpinismo e della vita degli alpinisti. Infine, il Museo provinciale degli usi e costumi a Teodone offre un affascinante sguardo sulla vita quotidiana della popolazione rurale della nostra regione.

Attrazioni nella Valle ANterselva
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Rovine di Rasun
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Cappella "Imberger" - Rasun di Sotto
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Cappella S. Antonio - Rasun di Sotto
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Cappella "Rauther" - Rasun di Sopra
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Chiesa parrocchiale S. Giorgio - Anterselva di Mezzo
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Vecchio mulino "Wiesemann"
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Cappella "Oberstaller" - Rasun di Sopra
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Ponte storico di Rasun
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Cappella "Marien" - Nove Case
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